18 Gennaio 2020 by Ornella Massa. Una liturgia controllata dalla Chiesa: la vestizione, le lamentazioni, la processione. La Basilica di Massenzio o, più propriamente, di Costantino, fu l'ultima e la più grande basilica civile del centro monumentale di Roma (100 x 65 metri), posta all'estremità nord-est su quella che anticamente era il colle della Velia e che raccordava il Palatino con l'Esquilino. Solo in quell'anno Galerio emanò un editto di tolleranza, mentre nel 313 Costantino I, dopo aver sconfitto Massenzio, proclamava l'editto di Milano, la definitiva cessazione delle ostilità e la libertà di culto per qualsiasi religione entro i confini dell'impero. Dopo l'Editto di Tessalonica (380), che sanciva l'adozione del cristianesimo quale religione di Stato, l'organizzazione della Chiesa in diocesi tende a rispecchiare l'organizzazione civile del territorio, in particolare per la partecipazione ai concili provinciali, solitamente convocati dal metropolita. 2 La struttura istituzionale • 284-305. La distanza sociale prima esistente tra lavoratori liberi e schiavi si era, infatti, ridotta notevolmente con l'istituzione del colonato: entrambi erano dipendenti nella stessa misura dal ricco proprietario del fondo agricolo. [14] Fra questi ultimi merita una menzione Walter Goffart, che nel suo celebre saggio dall'indicativo titolo di Barbarians and Romans, AD 418-584: The Techniques of Accomodation (1980) ha suggerito una visione tutt'altro che traumatica dell'insediamento delle stirpi germaniche nel suolo dell'Impero, le quali «…non di terra si sarebbero appropriate, ma di gettito fiscale».[15]. Oggi è una chiesa sita in via Nomentana, all'interno del complesso monumentale di Sant'Agnese fuori le mura. [41] Il posto dei pretoriani fu sostituito dalla nuova formazione delle schole palatine, le quali ebbero lunga vita poi a Bisanzio ormai legate alla persona dell'imperatore e destinate a seguirlo nei suoi spostamenti, e non più alla Capitale.[42]. L’insediamento rustico d’età romana e tardo-antica a San Martino di Torano (Borgorose, Rieti): lo stato delle ricerche [32] Il nuovo imperatore dispose, prima di tutto, una divisione del sommo potere imperiale, dapprima attraverso una diarchia (due Augusti, a partire dal 285/286) e poi tramite una tetrarchia (nel 293, tramite l'aggiunta di due Cesari),[18] compiendo così una prima vera "rivoluzione" sull'intera struttura organizzativa dell'esercito romano dai tempi di Augusto. Dato che i nullatenenti non avevano niente ed i ricchi contavano su appoggi e corruzione[86] chi ne pagò il costo furono il ceto medio (piccoli proprietari terrieri, artigiani, trasportatori, mercanti) e gli amministratori locali (decurioni), tenuti a rispondere in proprio della quota di tasse fissata dallo Stato (indizione[87]) a carico della comunità per evitare l'evasione fiscale. Everyday low prices and free delivery on eligible orders. Osteggiato dal Senato, riuscì a eliminare le congiure con ferma severità, ma la sua politica fiscale, molto dura soprattutto verso le classi abbienti e i contadini liberi, causò una frattura insanabile con l'aristocrazia romana, tanto che Massimino evitava l'Urbe ignorandola e risiedendo a Sirmio (l'odierna Sremska Mitrovica in Serbia). Queste tecniche, assimilate poi in Occidente, dovevano essere nate per proteggersi dalle frecce delle altre tribù nomadi delle steppe. Diocleziano imperatore. 2 De Miro, 2 09. Il III secolo fu, soprattutto nei suoi decenni centrali, un'età di crisi politico-economica che in gran parte venne riassorbita nel secolo successivo, grazie all'energia di alcuni grandi imperatori (fra cui Diocleziano, Costantino I e Teodosio I), che costruirono un ordine nuovo rispetto a quello del "Principato": il "Dominato". Vienna, Biblioteca Nazionale. Analogamente conferì all'"esercito di confine" una connotazione più peculiare: le unità che lo costituivano furono definite limitanee (stanziate lungo i limes) e riparienses (operanti lungo i fiumi Reno e Danubio) (in epoca teodosiana alcune di esse furono rinominate pseudocomitatenses quando trasferite nell'"esercito mobile"). La sua opposizione si manifestò, piuttosto che con la forza, con dotti trattati e con ostacoli alla carriera pubblica dei cristiani, sostenuto dai militari e dall'aristocrazia senatoria. Di questo ne approfittarono i Vandali, i Visigoti, i Franchi che ridussero in pratica l'Impero all'Italia o poco più. Lo aveva preceduto, secondo la tradizione, Pietro apostolo, del quale però non si conoscono gli spostamenti. [33], Anche il sistema difensivo dei confini venne reso più elastico e "profondo": alla rigida difesa del vallum venne aggiunta una rete sempre più fitta di castella interni, collegati tra di loro da un più complesso sistema viario (un esempio su tutti: la strata Diocletiana in Oriente). 1 Tematiche puntuali 3 II. Musei Civici di Modena Era sinceramente convinto che il disordine monetario fosse dovuto a una perversa combinazione di una moneta e di uomini entrambi cattivi. Le sue Epistulae, Orationes e Relationes forniscono una preziosa testimonianza dei profondi legami, ancora esistenti all'epoca, fra l'aristocrazia romana e un'ancor viva tradizione pagana. L'Occidente era infatti più lontano dalle grandi correnti commerciali del resto del mondo, il ceto medio contadino si era andato impoverendo e la struttura sociale era polarizzata tra classi molto abbienti ed altre poverissime, con i ceti medi urbani che non avevano la stessa consistenza numerica ed influenza che in Oriente. Le ville di età romana e tardo antica Tra il 1977 e il 1984, gli archeologi canadesi, sotto la direzione dei professori Alastair M. Small e Robert J. Buck, dell’University of Alberta, hanno condotto le ricerche archeologiche nell’area di San Giovanni di Ruoti, già segnalata da Gerardo Salinardi per la presenza di tracce di un antico insediamento. Il sistema tetrarchico non venne più restaurato. Il tempio del Divo Romolo si trova nell'area archeologica del Foro Romano lungo la Sacra via summa, alle spalle del cosiddetto "carcer" repubblicano, tra il tempio di Antonino e Faustina e la basilica di Massenzio. Veduta del grande complesso delle terme di Diocleziano (inaugurate nel 306). Tra questi i principali erano quelli legati alla Dea Madre (Cerere o Venere o Cibele) a Demetra (dea della fertilità e del ciclo della vita) e a Bacco. A questi interventi edilizi si può probabilmente ricollegare il rifacimento di parte dell’area del Foro in corrispondenza del Caesareum e la dedica di statue onorarie a membri della nuova dinastia al potere (rinvenimento 247). Le aree spopolate vennero in seguito concesse ad alcune popolazioni barbariche per prime si stabilirono nell'Impero come foederati. Ecco come risulta suddivisa la scala gerarchica della parte Orientale, dove all'Imperatore rispondevano due prefetti del Pretorio, oltre a un Praefectus urbis Constantinopolitanae, un Magister officiorum ed un Comes domesticorum: A questa struttura seguiva parallelamente una conseguente divisione territoriale delle forze militari, come segue: In Occidente la divisione era leggermente differente. Per tale ragione alcune storiografie, come quelle di area germanica, hanno preferito usare la denominazione di "migrazioni di popoli" (Völkerwanderung). Uno dei problemi che maggiormente afflisse la Chiesa dei primi secoli furono le questioni cristologiche, cioè inerenti alla natura di Cristo e collegate alla sostanza della nuova fede, cioè alla definizione e al senso da dare alla dottrina da professare. Oggi si sa che questi grandi movimenti di popoli furono causati sia da un peggioramento climatico, che raffreddò l'ambiente e inaridì i pascoli,[16] sia, in epoca successiva, dalla pressione di altre etnie asiatiche (e in primo luogo degli Unni). In effetti «…non vi è differenza di rilievo…» scrive Marrou, «…fra il contenuto e i metodi dell'insegnamento o delle forme di vita intellettuale nella tarda antichità rispetto a quanto si riscontrava nella civiltà ellenistica e romana dell'alto impero». [17] Diocleziano, che si considerava sotto la protezione di Giove (Iovio), mentre Massimiano era sotto la protezione "semplicemente" di Ercole (Erculio, figlio di Giove), manteneva però la supremazia. Foro Romano. Il VI secolo riportò una relativa stabilità nella parte orientale del mondo romano, ma non in Occidente, smembrato ormai in una serie di Regni romano-barbarici indipendenti. Studi sul pensiero cristiano in età tardo-antica, alto-medievale e umanistica / G. d'Onofrio. In seguito alla sconfitta di Adrianopoli, l'Impero dovette però venire a patti con i vittoriosi Goti, concedendo loro di stanziarsi nei Balcani come foederati semiautonomi: essi mantennero il loro stile di vita e i loro re stanziandosi in territorio romano come esercito alleato dei Romani. Posizioni a sé stanti, seppur per alcuni versi inquadrabili nell'orizzonte storiografico che si è precedentemente tratteggiato, furono quelle assunte da Henri Pirenne, André Piganiol e Santo Mazzarino. L'edificio fu detto "di Santa Costanza" a seguito del fatto che Costantina erroneamente fu scambiata per una santa. Per meglio comprendere il periodo "tardo antico", vale la pena provare a ricostruire qui brevemente gli accadimenti politico-militari principali che lo precedettero. Il fenomeno della svalutazione monetaria, già praticato dagli imperatori nel corso dell'Alto Impero per diminuire la spesa pubblica reale, proprio negli anni settanta del III secolo cominciò a causare bruschi aumenti[79] nell'inflazione (accentuata dalla rarefazione delle merci, dovuta all'insicurezza diffusa nei traffici e nella produzione) e maldestri tentativi di porvi rimedio: l'imperatore Diocleziano[80] prima nel 286 tentò di stabilizzare la moneta coniando una buona moneta d'oro, l'aureus,[81] che tuttavia sparì subito dalla circolazione (venne tesaurizzata o fusa, in quanto non c'era fiducia nella stabilizzazione del mercato), poi nel 301 decise di imporre un calmiere (Editto sui prezzi massimi), che venne però subito eluso dalla speculazione (un fenomeno che adesso chiameremmo "mercato nero"). Ma nella prima metà del V secolo anche l'Africa non seppe resistere alle scorrerie dei beduini del deserto e all'invasione dei Vandali. Si ha quasi l'impressione che la sua perdita di importanza politica, definitivamente sancita già in epoca tetrarchica, le avesse quasi assicurato un ruolo di simbolo "sovranazionale" di Impero al tramonto. Le tribù nomadi erano a loro volta condizionate dai cambiamenti climatici, che rendevano più freddi e aridi i loro territori. Facebook. Egli era stato educato alla religione cristiana, ma tornò al Paganesimo favorendo i culti monoteistici legati al sole. Foro Romano. Verso la metà del IV secolo la pressione delle tribù germaniche sui confini del Danubio e del Reno era diventata molto forte. I nuovi testi erano tutti stati scritti nella koinè diàlektos, il greco internazionale dell'era ellenistica. Era la tetrarchia, ideata per disinnescare le lotte ereditarie. Stazionaria era l'economia, stazionaria divenne anche la società. Per “età tardo antica” s’intende quella fase che va dalla fine del II al VI secolo d.C., segnando il passaggio dall’antichità greco-romana a una lunga era storica conosciuta come Medioevo. Fra i letterati provenienti dalle province occidentali dell'Impero non si può dimenticare il gallo-romano Claudio Rutilio Namaziano, che nel suo breve De reditu (417 circa) rese un vibrante e commosso omaggio alla città di Roma che egli era stato costretto a lasciare per tornare nella su terra di origine, la Gallia. L’età tardo-antica e medievale. Particolare risalto da parte degli storici summenzionati e in particolare di Peter Brown, viene dato alla religione e alla spettacolare ascesa del cristianesimo nel corso del IV - V secolo, che, dopo aver trionfato sul paganesimo, fece propri molti dei valori civili, etici e culturali della civiltà classica e del mondo romano, dando vita a una letteratura di alto profilo e a un'arte di particolare suggestione, non a caso passata alla storia come paleocristiana, la quale celebrò la nuova religione ufficiale dello Stato e la forza di penetrazione della sua Chiesa. [5] Per Santo Mazzarino, invece, era necessario fare una distinzione fra la cultura della tarda romanità (arte e letteratura in particolare), cui non poteva essere applicato il concetto di decadenza, e l'imbarbarimento dell'Impero di Occidente sotto il profilo politico e sociale, che invece rientrava pienamente in tale concetto.[6]. 86 a.C.: GAIO SALLUSTIO CRISPO nasce ad Amiterno (Sabinia) da famiglia ricca ma plebea. La sua funzione era prevalentemente di ospitare l'attività giudiziaria di pertinenza del prefetto urbano. 4 gennaio 2017 | By redazione APT Eventi. - Appare problematica, fino al momento della riorganizzazione socio-economica successiva alle guerre annibaliche, la distinzione di un'arte romana. Nonostante gli sconvolgimenti che la caratterizzarono, la tarda antichità fu un'epoca dove non mancarono novità e significative evoluzioni in più discipline (basti pensare alla nascita e allo sviluppo di un'architettura e un'arte propriamente bizantine). NO ADS!) Il primo a smentire un'agricoltura in crisi nel IV secolo fu l'archeologo Tchalenko alla fine degli anni cinquanta: lo studioso scoprì nei pressi di Antiochia dei ruderi appartenenti a villaggi un tempo popolati da una popolazione di contadini abbastanza abbienti da potersi permettere case di ottima qualità; l'analisi dei resti permisero di ricavare che la popolazione di quei villaggi aveva raggiunto il massimo della sua prosperità proprio all'inizio del IV secolo, mantenendoli fino al VII secolo senza mai declinare. I Visigoti, accolti come foederati a sud del Danubio nel 376 sotto la pressione degli Unni, dilagano in Tracia e sconfiggono l’esercito ‘orientale’ ad Adrianopoli, a 220 km da Costantinopoli Impero e Chiesa in età tardo antica D. Rossi: Storia del Diritto Medievale e Moderno - … All'indomani della guerra gotica l'Italia, ridotta ormai ad un'economia di sussistenza, ospitava meno di metà della popolazione che possedeva in età augustea, mentre Roma, che ancora all'inizio del V secolo aveva con ogni probabilità una popolazione che oscillava fra i 700 000 e il milione di abitanti,[92] accoglieva entro le sue mura solo alcune decine di migliaia di residenti. Altrettanto importante fu il centro creato da Basilio Magno in Cappadocia. Fino alla fine del V secolo si continuarono inoltre a restaurare nella città gli edifici pubblici e i templi pagani, ad opera della potente aristocrazia senatoriale, rimasta in gran parte legata alle tradizioni pagane. L’AMMINISTRAZIONE CIVILE DELL’IMPERO ROMANO IN EPOCA TARDO-ANTICA. Nell'abside venne collocata una statua colossale, acrolito costruito parte in marmo e parte in legname e bronzo dorato, alto 12 m. La statua raffigurava in origine lo stesso Massenzio e in seguito venne rilavorata con i tratti di Costantino. Teodosio venne a patti con i Visigoti, che minacciavano la stessa Costantinopoli, accettandoli come foederati e ammettendoli come mercenari nell'esercito romano. Una volta messe in circolazione delle buon monete e ristabilite le condizioni della fiducia occorreva castigare gli uomini cattivi con le maniere forti: quelle sulle quali in ultima analisi, da soldato rude, Diocleziano contava» (. In Occidente il monachesimo fu quasi esclusivamente cenobitico, e seppe anche riorganizzare la produzione di generi alimentari nelle campagne. Le loro continue migrazioni furono il motore di tutte le migrazione dell'Eurasia centrale per tutto il primo millennio a.C., e non mancarono di preoccupare grandi imperi come quello cinese. Fra il II e il IV secolo essi iniziarono tuttavia a premere sul limes, sospinti dalle tribù di nomadi delle steppe che, superiori militarmente, ne occupavano i pascoli. La tarda antichità segnò pertanto la definitiva vittoria del Cristianesimo sul Paganesimo, ma anche la nascita di diverse dottrine cristologiche antagoniste e dei primi concili per definire i dogmi di fede. [1] Il Bruni si riallaccia al Petrarca e ad altri umanisti nell'individuare, fra le cause della decadenza dell'Impero, la scomparsa dei migliori. Il nuovo sovrano inaugurò un programma di riforme che rafforzarono il carattere assolutistico e gerarchico dell'Impero che, attorno al 300, venne diviso in due grandi regioni amministrative, quella orientale, con capitale Nicomedia, e quella occidentale, con capitale Milano. A partire dalla fine del IV secolo una nuova crisi sembra investire l’intera regione. Zosimo si lamentava, infatti, che lo stesso imperatore avesse rimosso dalle frontiere la maggior parte dei soldati, per insediarli nelle città (si tratta della creazione dei cosiddetti comitatenses):[48], «…città che non avevano bisogno di protezione, privò del soccorso quelle minacciate dai barbari [lungo le frontiere] e procurò alle città tranquille il danno generato dalla soldataglia, per questi motivi molte città risultano deserte. Sintesi biografica. Diocleziano a Nicomedia, in Bitinia, fece edificare costruzioni monumentali, di cui sono rimasti solo dei resti insignificanti che non sono mai stati studiati adeguatamente. e contemporanea (Søren Kierkegaard in particolare). Tale nuovo assetto, frutto di un lento e graduale ripensamento dell'intero apparato militare romano, fu poi conservato per tutto il IV ed il V secolo e presso l'Impero romano d'Oriente sopravvisse almeno fino al VI secolo. Per Dopsch vi fu, fra il V e il VII secolo, un semplice cambio di protagonisti, con i Germani che dopo aver fatti propri i valori della romanità, si sostituirono ai romani come forgiatori dell'Europa altomedievale. NO ADS!) La crisi della repubblica romana - le trasformazioni politiche e sociali avutesi in seguito alle guerre di conquista; Le trasformazioni culturali nella repubblica romana - trasformazioni culturali e inizi della letteratura latina; Le trasformazioni economiche a Roma dopo le guerre di conquista - il latifondo e la manodopera servile; La classe dei cavalieri - i cavalieri: una nuova classe di ricchi Ma accanto allo stile "plebeo" sopravvive la corrente espressionistica del III secolo (uso del trapano, accentuato chiaroscuro) e prende il via una corrente classicismo aulico ispirata all'arte augustea, la cosiddetta "rinascenza costantiniana". Alcune parti marmoree superstiti furono scoperte nel 1487 e sono ora nel cortile del palazzo dei Conservatori sul Campidoglio (Musei Capitolini). Le influenze ellenistiche, egizie ed orientali portarono all'introduzione di culti misterici (Mysteria), culti "chiusi" ma non necessariamente segreti, che a loro volta entrarono velocemente nella religione pubblica istituzionale. Per arrestare la fuga dal decurionato, dalle professioni e dalle campagne, che divenne generale proprio con l'inasprimento della pressione fiscale tra il III ed il IV secolo, lo Stato vincolò ciascun lavoratore e i suoi discendenti al lavoro svolto fino ad allora,[88] vietando l'abbandono del posto occupato (fenomeno delle "professioni coatte", che nelle campagne finirà per dare avvio, attraverso il colonato, a quella che nel Medioevo verrà chiamata "servitù della gleba"). Le attività nelle città iniziarono a languire, le persone a spostarsi nelle campagne in cerca di cibo e rifugio, dove entravano spesso nelle villae fortificate, in uno stato di semi-schiavitù da parte dei latifondisti, in cambio della sicurezza assicurata dai piccoli eserciti privati. Si svilupparono in tal modo bande di fuorilegge che trovarono lo Stato romano, turbato dall'anarchia politica e militare, incapace di reprimerle. BEST FAN NOISE with BLACK SCREEN FOR SLEEPING (TEN HOURS! In quell'epoca Roma continuò ad essere il centro della tradizione e della cultura dell'Impero anche quando la corte si trasferiva prima a Milano, poi a Ravenna,[8] anzi, fu allora che venne forgiato il mito di Roma. Negli ultimi decenni del Novecento alcuni storici hanno tentato di superare il dualismo invasioni - migrazioni, non accettando l'idea che vi fossero stati grandi spostamenti di popolazioni barbare o che tali popolazioni avessero una cultura molto diversa e incompatibile con quella tardo-antica romana. Le critiche alla storiografia tradizionale si andarono ulteriormente sviluppando nella seconda metà del Novecento, ad opera di un gruppo di studiosi di scuola germanica ed anglosassone (fra i tanti: Franz Georg Maier, Averil Cameron e, soprattutto, Peter Brown), ma anche francesi (in particolare Henri-Irénée Marrou), che, pur se con approcci e impostazioni diverse fra di loro, considerarono l'età compresa fra l'estinzione della dinastia dei Severi e la nascita dell'Islam come un'era di mutamenti, spesso traumatici, ma ricchi di stimoli e fermenti sia sotto il profilo religioso, sia sociale, economico e, più in generale ideologico e culturale. Filippo l'Arabo, imperatore proveniente dalla recentemente annessa Arabia, una delle regioni dell'impero quindi meno romanizzate, si trovò a dover festeggiare il primo millennio di storia romana nel 248. Da Marco Aurelio a Maometto. [99] Solo una formazione di questo tipo permetteva infatti, allora come in precedenza, a persone di modesta estrazione di essere accolti nei ranghi delle classi superiori. Molto si è scritto sulle reali intenzioni di Costantino, a prescindere dalla tradizione agiografica dell'apparizione della Croce che lo avrebbe guidato nella vittoria su Massenzio. I monaci seguivano l'indicazione di Cristo a disprezzare i beni terreni, infliggendosi un "martirio incruento" fatto di rinunce e sacrifici. Contemporaneamente si assisteva allo spopolamento di intere regioni venne causato da vari fattori, tra i quali sono stati dimostrati alcuni elementi climatici e sociali: i contadini non conoscevano la rotazione delle colture e via via che la terra diventava improduttiva si dovevano spostare verso altre aree. Altre basiliche del periodo furono la Basilica di San Lorenzo fuori le mura (dal 315) e l'antica basilica di San Pietro in Vaticano (326-333). Ritrovamenti di tumuli con ricchi corredi in oro e metallo sono stati ritrovati dalla Siberia al Caucaso, dai confini con l'impero cinese all'Iran. Al concetto di "invasioni" si è venuto così ad affiancare o sostituire sempre più spesso quello di "migrazioni di popoli", a quelli di "decadenza" e "distruzione", quello di "trasformazione" del mondo antico, senza il quale sarebbe inspiegabile il Medioevo europeo e la genesi della civiltà occidentale e di quella islamica. Fin dagli inizi del V secolo, però, una nuova era di profondi sconvolgimenti interessò buona parte d'Europa e del bacino del Mediterraneo. L'economia urbana si reggeva sulla prosperità delle campagne, dove opportune misure garantirono la sopravvivenza della piccola proprietà (soprattutto in Anatolia, Siria, Palestina ed Egitto) contro l'estendersi dei latifondi,[93] con notevoli vantaggi per la produzione e la demografia (oltre a Costantinopoli, vale la pena citare fra le città più popolose Antiochia, Alessandria d'Egitto e Nicomedia). La riforma monetaria di Diocleziano, vide anche la creazione di una nuova serie di zecche imperiali dopo quelle sorte durante il precedente periodo dell'anarchia militare. Lo Stato che nel V secolo crollò sotto l'urto dei barbari era uno Stato ormai privo di consenso.[89]. Tale circostanza di crisi demografica potrebbe essere riflessa in una lettera del 387, di controversa interpretazione, nella quale il vescovo milanese Ambrogio cita Mutina tra le città semidistrutte dell’antica Aemilia. LA CITTÀ ROMANA TRA ETÀ REPUBBLICANA E TARDO ANTICA NUOVA SERIE - N. 2008 Poste Italiane S.p.A. Commerciale Bussiness Potenza Spedizione in abbonamento postale 70% - Potenza art. 41121 - Modena (MO) - Italy In realtà i barbari ammiravano e temevano le istituzioni imperiali, mentre la classe dirigente romana si avvaleva spesso delle forze di queste popolazioni vincolandole attraverso patti di varia natura e in particolare della foederatio e hospitalitas. Le figure delle varie divinità erano ormai dai contorni sfumati e sovrapposti zona per zona ad altre divinità locali: il Belenus celtico veniva identificato con Helios-Apollo, oppure il dio Wotan germanico veniva assimilato a Hermes-Mercurio. La posizione decentrata della cattedrale di San Giovanni in Laterano, che si andava accentuando in seguito all'inizio dello spopolamento della città, fece sì che numerose altre chiese cittadine fossero dotate di battisteri, che si aggiungevano al costantiniano Battistero Lateranense. Alarico dei Visigoti marciò verso Roma e la saccheggiò clamorosamente nel 410. In virtù dei cambiamenti intercorsi in epoca tardo-antica, la Chiesa diventerà un'importante protagonista della successiva storia medievale, sia come comunità religiosa, sia come potenza politica. Da queste dipendevano poi le Diocesi, in tutto dodici, rette dai Vicarii, nelle quali erano raccolte le provincie, con a capo funzionari imperiali con il rango di correctores o presides. L'Impero romano d'oriente, trasformatosi gradualmente nei secoli successivi in Impero bizantino, ben lontano dall'essere un'entità trascurabile e trascurata, o quasi ignorata, o assente per la maggior parte degli storici,[12] e comunque non facilmente inquadrabile nel mondo europeo,[13] è sempre più stato oggetto di attenzioni e di studio da parte di alcuni studiosi menzionati anteriormente (fra cui Averil Cameron). Papa Damaso I per esempio promosse un'edilizia dall'estetica augustea. La storiografia ha tramandato i nomi di Alamanni, Svevi, Burgundi, Franchi, Vandali, Ostrogoti, Visigoti ed altri ancora. Tutto il potere si concentrava nelle mani del maschio più anziano, il pater familias. In Italia il processo di decadenza politica, sociale, demografica ed economica arrivò anzi al suo culmine proprio attorno alla metà del VI secolo, a seguito di una guerra particolarmente lunga e cruenta, combattuta dall'imperatore bizantino Giustiniano per la riconquista della Penisola dagli Ostrogoti. Il concilio di Tiro del 335 condannerà tuttavia Atanasio, vescovo di Alessandria, il più accanito oppositore di Ario, soprattutto a causa delle accuse politiche che gli vennero rivolte. Un secondo fattore che comportò la crisi commerciale, invece, furono le continue incursioni barbariche e lo sviluppo del brigantaggio, che provocarono gradualmente la chiusura dei circuiti commerciali mediterranei, a loro volta tendenti a circoscriversi progressivamente in aree più ristrette. Quest'ultima, così ben rappresentata dalla vigorosa e vibrante prosa di Simmaco, suscitò la violenta reazione del cristiano Prudenzio che nel suo Contra Symmachum stigmatizzò i culti pagani del tempo. Decadenza e tramonto del mondo antico (dall'umanesimo all'età barocca), Decadenza e tramonto del mondo antico (dall'illuminismo ai nostri giorni), Mondo antico e sue trasformazioni (da Riegl a Brown), Accadimenti politici e militari (284-476), Barbarizzazione dell'esercito in Occidente, Chiesa di Roma e Chiesa di Costantinopoli, Agricoltura: crisi della produzione, spopolamento delle campagne e colonato, Commercio: disavanzo commerciale, crisi dei traffici ed inflazione, Economia e società: fiscalità, professioni e disuguaglianza giuridica, Situazione economica e sociale dell'Occidente, Architettura di Roma antica sotto Diocleziano e Costantino, «È importante sottolineare la rinascita del IV secolo… precipitosi mutamenti religiosi e culturali della tarda antichità non avvennero in un mondo che viveva all'ombra della catastrofe. Spirito eclettico ed inquieto, trasse ispirazione, nella sua vasta produzione tesa a esaltare Roma e il suo Impero, dai grandi classici latini (Virgilio, Lucano, Ovidio ecc.) Presto però l'attenzione di Costantino si rivolse alla costruzione di edifici cristiani e, soprattutto, decise di dedicarsi alla creazione di una nuova capitale monumentale, Costantinopoli. La prima e la seconda parte relative alla tarda antichità (dalla nascita dell'Impero romano a Carlo Magno) furono particolarmente curate da Gibbon, che analizzò la nascita, lo sviluppo e la fine del mondo romano con grande acutezza, anche se alcune sue posizioni appaiono al giorno d'oggi alquanto superate. Altre differenze risiedevano nell'uso del latino (a Occidente) piuttosto che del greco (a Oriente), o nell'attitudine pragmatica, meno speculativa e meno mistica della pars occidentis rispetto alla zona orientale. Tuttavia anche l'istituto del colonato presentava evidenti limiti. Tale nome non si impose tuttavia, venendogli preferito, fin dai primi anni dalla sua fondazione, quello di Costantinopoli (Città di Costantino). La stessa Pannonia poteva contare su vivaci mercati dovuti alla presenza dei soldati-consumatori delle legioni sul limes danubiano, nonostante fosse spesso soggetta alle incursioni germano-sarmatiche, che precedettero l'invasione degli Unni. Forse anche il suo presenziare nel 325 al Concilio di Nicea va ricondotto ad attività puramente politica riguardo a una religione che stava diventando una realtà troppo importante per essere trascurata.