Già dopo l'ultima inondazione del 1870 si cominciò la costruzione dei muraglioni (ultimati solo nel 1926) ai lati del Tevere e i soprastanti lungotevere, che risolsero il millenario problema delle piene del fiume ma comportarono la chiusura dei due caratteristici porti fluviali di Ripa Grande e Ripetta: il progettista fu Raffaele Canevari. In questo periodo, si devono a Gian Lorenzo Bernini la Fontana dei Quattro Fiumi a Piazza Navona e il colonnato della basilica di San Pietro; a Francesco Borromini la chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza e quella di Sant'Agnese ancora a Piazza Navona, dove risiedeva la potente famiglia Pamphili. Anche sul colle Capitolino, luogo emblematico del città, ne sorse uno: il Convento di Aracoeli. I primi insediamenti nella zona della futura città di Roma sorsero sul colle Palatino intorno al X secolo a.C. (ma le prime tracce archeologiche risalgono almeno al XIV secolo a.C.), mentre successivamente vennero occupati anche i colli Esquilino e Quirinale. Il figlio Ottone III venne anch'egli incoronato a Roma nel 996 da papa Gregorio V, suo cugino. La percentuale di uomini e donne è molto simile, infatti il 49% dei positivi è di sesso femminile e il 51% di sesso maschile. Dopo una breve tregua in seguito al concordato di Worms nel 1122, le lotte ripresero, portando alle contemporanee elezioni di papi e antipapi delle diverse fazioni. [63][68][69] La tradizione storiografica repubblicana vuole che il suo fosse un regno fatto di omicidi, violenze e terrore,[70] al termine del quale la monarchia (vista in maniera estremamente negativa dai sostenitori della repubblica) venne abolita, imputata come causa di tutti i mali interni di Roma all'epoca e sostituita dalla Res Publica. L'età regia di Roma nella storia di Roma si fa riferimento al periodo precedente l'istituzione della Repubblica, durante il quale Roma secondo la tradizione sarebbe stata retta da un sistema monarchico. Per ogni aspetto della società regia (es. Dopo l'Armistizio di Cassibile e la fuga del re Vittorio Emanuele III, le divisioni tedesche, già presenti nel territorio italiano, agirono immediatamente per prendere il controllo della situazione. Nel 1423 venne indetto un giubileo per celebrare la rinascita cittadina. Le armate franche invasero i territori dei Longobardi nel 584, 585, 588 e 590. Papa Adriano I si impegnò in un'intensa opera di consolidamento e rinnovamento cittadino, e, dopo un periodo di decadenza e lotte, che vide la prevalenza delle famiglie dei duchi di Spoleto e dei Crescenzi, si ebbero le riforme di papa Gregorio VII e la nascita di un nuovo ceto cittadino, fortemente legato alle istituzioni ecclesiastiche spesso orgogliosamente consapevole del grande passato e del ruolo storico della città. Regnò 24 anni. Di nuovo Genserico dei Vandali guidò via mare il suo popolo dal Nord-Africa verso Roma nel 455. Morì per cause naturali.[27]. Con l'annessione di Roma al Regno d'Italia nel 1870 fu creata la carica di sindaco, inizialmente nominato con regio decreto tra i consiglieri comunali, e solo dal 1889 eletto dal consiglio comunale tra i suoi membri, anche se nei primi decenni fu spesso vacante e le sue competenze furono esercitate da assessori facenti funzione. Un nunzio rappresentava permanentemente la Chiesa romana presso la corte dell'imperatore bizantino. Vennero anche costruite nuove chiese, in genere caratterizzate da elementi orientali (Santi Quirico e Giulitta, Santi Apostoli, San Giovanni a Porta Latina)(Santa Sofia). Con lui la città si ingrandì e diverse città si allearono con Roma. La Chiesa si era assunta i compiti civili dell'approvvigionamento della città, attraverso i prodotti delle vaste tenute in suo possesso, amministrati centralmente, e la manutenzione degli edifici pubblici. Con la fine dello scisma d'Occidente Roma si apprestava a tornare la capitale unica della cristianità. Roma aveva sofferto di una disastrosa inondazione del Tevere nel 589, seguita da una pestilenza nel 590. A lui è anche attribuita l'organizzazione delle prime associazioni professionali di Roma. Distrusse anche diversi santuari e altari sabini. Gli immensi denari che occorrevano per costruire la nuova basilica, inoltre, portarono a incentivare l'uso e la vendita delle indulgenze, cosa che scatenò malumori e dissensi in Germania, fino ad arrivare a una rottura aperta contro Roma e il papato. L'armata italiana, dopo un cannoneggiamento durato tre ore, entrò a Roma il 20 settembre attraverso una breccia aperta nelle mura nelle vicinanze di Porta Pia. In verità però gli archeologi oggi tendono a spiegare la disordinata urbanistica di quel periodo con la rapida e continua crescita progressiva del nucleo urbano (come avveniva per esempio anche ad Atene), che non seguì alcun piano preordinato, con gli edifici e le vie che si adattavano all'orografia del territorio[senza fonte]. Assieme al lucumone di Chiusi[47] sconfisse i Romani (che a loro volta inventarono delle note leggende perché non risultassero degli sconfitti, bensì dei sottomessi coraggiosi e forti; es. La pianta marmorea incisa sotto Settimio Severo su un muro del Tempio della Pace e in parte pervenutaci ci dà una rappresentazione planimetrica della Roma di quegli anni. Durante l'assedio gli Ostrogoti tagliarono gli acquedotti ancora funzionanti, che non furono più ripristinati. Carlo Magno, sceso in Italia nel 774, sconfisse definitivamente l'ultimo re longobardo Desiderio e nel Natale dell'anno 800 venne incoronato a Roma imperatore del Sacro Romano Impero da papa Leone III. Le mura Serviane (nel tracciato che coincide quasi perfettamente con il rifacimento del IV secolo a.C.) cinsero una superficie di 426 ettari, per una città, divisa in quattro tribù territoriali (Palatina, Collina, Esquilina e Suburbana), che era la più ampia della penisola italica di allora[4]. Con Augusto la città, che aveva ormai una popolazione di circa un milione di abitanti[7], venne divisa in 14 regioni. Lo sbocco di Roma sul mare infatti avrebbe dovuto inaugurare l'epoca della Terza Roma: una nuova Urbe, dopo quella degli antichi romani e quella dei papi. Fino alla fine del V secolo si continuarono inoltre a restaurare nella città gli edifici pubblici e i templi pagani, ad opera della potente aristocrazia senatoriale, rimasta in gran parte legata alle tradizioni pagane. Dopo la sua partenza Roberto d'Angiò riprese la carica di Senatore, che successivamente passò di nuovo allo stesso pontefice, Benedetto XIII. Poco dopo seguì però l'attacco e la conquista da parte dei Galli (390 a.C.). Il Pantheon nel 609 fu donato al papa Bonifacio IV e trasformato in una chiesa (Santa Maria Rotonda), primo tempio pagano trasformato in chiesa nella città, ed unico ancora per altri due secoli. Un suo secondo tentativo nel 1354 si concluse con la sua uccisione durante un tumulto. È inoltre una delle più importanti destinazioni turistiche del mondo, per il suo immenso patrimonio archeologico, i suoi tesori artistici e la valenza religiosa. Inoltre, sempre risalenti alla metà dell'VIII secolo, abbiamo le tracce archeologiche di una obliterazione di capanne sul Palatino, con la conseguente creazione di un unico sito abitativo che può essere riconosciuto come la prima dimora dei re di Roma, almeno fino al 750-725, data in cui si viene a creare un duplicato della regia palatina nella zona del futuro locus Vestae. Fu ricostruita la grande cinta muraria serviana, di cui rimane un tratto ben conservato e visibile nelle vicinanze della Stazione Termini, ricalcando il tracciato precedente e sostituendo le mura in cappellaccio e i terrapieni con pareti più alte e meglio strutturate, in blocchi di tufo di Grotta Oscura (377 a.C.- metà del IV secolo a.C. circa). Contatti. Nell'arte, sebbene Firenze e Napoli divenissero allora centro dell'umanesimo e del Rinascimento[16], i papi si impegnarono a restituire a Roma la sua grandezza e la sua bellezza di un tempo, invitando spesso i migliori artisti reperibili. [38][39] Fortificò il colle Gianicolo e si scontrò coi Latini[38][40][41] a Medullia, deportando gli sconfitti nell'area dell'Aventino. Anche per questi motivi gli venne affibbiato il soprannome di "Superbo" per differenziarlo dal padre. Il legato pontificio Bertrand de Deux provò allora a prendere possesso della città in nome della Chiesa e ad annullare i decreti del Tribuno, ma la restaurazione non andò in porto e nel 1358 la città si organizzò in un libero "comune di popolo"[13], che escludeva i magnati dalla gestione del potere e limitava l'ingresso dei ceti medi mercantili alle cariche pubbliche in una proporzione di minoranza di un "cavallerotto" ogni due popolari. Nel 546 gli Ostrogoti di Totila ricatturarono e saccheggiarono la città. Ma nel frattempo aumentavano gli immigrati provenienti dalle campagne circostanti e da zone povere più lontane, oltre che dai piemontesi della insediata corte reale (spregiativamente chiamati "buzzurri" dalla popolazione preesistente), attratti dal nuovo ruolo di Capitale e dalle opportunità che ne derivavano, cosicché in trent'anni, fino al 1900, la popolazione raddoppiò. Massenzio fu l'ultimo imperatore a scegliere la città come sua residenza e capitale, e fu lui ad iniziare una delle ultime stagioni edilizie imperiali: oltre alla già citata basilica, ricostruì il Tempio di Venere e Roma, innalzò una nuova villa imperiale, un circo e un sepolcro per la sua dinastia sulla Via Appia. Tullo Ostilio, il "re guerriero", fu il terzo sovrano di Roma. Decide quindi di lasciare la città senza alcun motivo. Papa Zaccaria (741-752) organizzò il territorio intorno alla città, fondando le prime domus cultae, vere e proprie aziende agricole facenti capo alla Chiesa, che assicuravano l'approvvigionamento della città. Nel 1870, la città che i Savoia scelsero per capitale d'Italia era ben lontana dal possedere le qualità di una capitale europea. Inizialmente il governo italiano aveva offerto a Pio IX di conservare per sé la Città leonina, ma il papa rifiutò l'offerta perché sottoscrivere avrebbe significato accettare il controllo dell'Italia sul suo dominio. [63][71][72][73] Il marito Collatino, il padre Tricipitino e l'amico Lucio Giunio Bruto (anch'egli imparentato con i Tarquini), convinsero i Romani a ribellarsi e a rovesciare la monarchia nel 509 a.C., abbandonando il re e chiudendogli in faccia le porte della città. L'antica aristocrazia romana aveva in gran parte spostato le sue residenze presso le corti di Costantinopoli o di Ravenna ed era subentrata una nuova aristocrazia formata da funzionari bizantini o della corte papale. Ma questi progetti furono accantonati per il sopraggiungere delle sconfitte in guerra. Nell'area del Circo Flaminio venne costruito il teatro dedicato al nipote Marcello, in prossimità del ricostruito Portico di Ottavia, dedicato in nome della sorella Ottavia, madre di Marcello, e del tempio di Apollo Sosiano. La città, saccheggiata dagli invasori, venne velocemente ricostruita, e fu a questa rapidità nella ricostruzione che gli storici romani (come Tito Livio) attribuirono l'aspetto disordinato della pianta cittadina. Il Comandante della guarnigione riuscì a sollevare una forte resistenza armata. Cfr. La versione che noi possediamo dell'età regia racconta come Roma sia stata governata in successione da sette re, ognuno dei quali avrebbe contribuito alla formazione della città attraverso l'introduzione di leggi e consuetudini. Soprattutto la famiglia Barberini poi si dedicò a costruire nuove opere, ma così facendo ne distrusse altre già esistenti, asportando ad esempio il bronzo dalle scritte latine del Pantheon per farne un baldacchino in San Pietro e nuovi armamenti a difesa della città: a Roma nacque così il detto Quod non fecerunt barbari, fecerunt Barberini. Ad Adriano e ai suoi immediati successori si devono il Pantheon nel suo attuale aspetto e la costruzione di un Mausoleo, oggi trasformato in Castel Sant'Angelo, il tempio di Adriano, inserito più tardi nel palazzo della Borsa, il tempio di Antonino e Faustina nel Foro Romano, la Colonna antonina, dedicata a Antonino Pio e Faustina. Mezz'ora dopo gli etruschi invadono di nuovo la città. Il nuovo organismo, cercò di ritagliarsi un ruolo nella contesa tra papato e impero, ma era privo di un effettivo potere. Nel 64, sotto il regno di Nerone uno spaventoso incendio quasi rase al suolo l'intera città, distruggendo interamente tre delle zone augustee e danneggiandone gravemente sette, lasciandone integre solo quattro. 0691.801.349 - Fax 0691.801.341 P.IVA 00337000947 - Informativa cookieInformativa cookie La rapida disgregazione dell'impero carolingio lasciò nuovamente Roma senza difesa. Secondo la tradizione, Romolo fu il primo re di Roma e il fondatore eponimo della città. Nel Lazio l’età media dei casi di Coronavirus, da agosto a oggi, è 41 anni. [45][46][47] Dopo essere emigrato a Roma, fu adottato da Anco Marzio. Il 31 luglio e poi il 14 agosto[22] il nuovo governo Badoglio dichiarò Roma città aperta. Il papa Clemente VII riuscì a sfuggire alla mattanza rifugiandosi in Castel Sant'Angelo, che era l'antica tomba dell'imperatore Adriano utilizzata spesso dai papi come fortezza in cui cercare rifugio nei momenti di pericolo. Sotto il regno del successore di Giustiniano I, l'imperatore Giustino II (565-578), il dominio bizantino in Italia si ridusse progressivamente in seguito alle conquiste dei Longobardi, rimanendo infine confinato alle città di Ravenna e di Roma, collegate da uno stretto corridoio che permetteva le comunicazioni tra le due città attraverso Perugia. Lo dice il Policlinico Gemelli: cambia l'età dei malati di Covid-19 e dei ricoverati in terapia intensiva. Sebbene essi fossero cristiani (anche se convertiti all'arianesimo), saccheggiarono Roma in forma molto più spietata di quanto avesse fatto Alarico quarantacinque anni prima. Dopo la soppressione di una nuova repubblica sorta nel 1434, e di un'insurrezione capitanata da Stefano Porcari (1453), il papato riuscì infine a piegare a sé il governo di Roma. Furono creati ulteriori nuovi quartieri e sobborghi, tra cui quelli di edilizia pubblica dell'Istituto Autonomo Case Popolari e dell'INA Casa, in tutte le direttrici, in particolare in maniera intensiva nel quadrante est della città e verso il litorale di Ostia. Fallita l'esperienza del libero comune, Arnaldo ed i suoi numerosi seguaci, detti arnaldisti, mirarono alla rinascita imperiale di Roma e si volsero a Federico Barbarossa per convincerlo a scendere su Roma ed instaurarvi un potere laico opposto a quello del papa. [52] Raddoppiò (o comunque aumentò[49]) il numero dei senatori, portandolo da 100 a 200 membri. La posizione del papato si rafforzò ancora sotto il regno dell'usurpatore Foca (602 - 610), che ne riconobbe il primato sopra il patriarca di Costantinopoli e decretò papa Bonifacio III (607) "capo di tutte le Chiese". Dopo la morte di Gregorio VII, ripresero le lotte e i contrasti tra la fazione papale (in particolare la famiglia Pierleoni) e quella imperiale (i Frangipane), con ripetuti e non risolutivi interventi imperiali (Enrico V fu a Roma nel 1111 e nel 1117). Si moltiplicarono i monasteri, che si installavano in antiche domus donate dai proprietari, e lo stesso papa Gregorio I ne fondò uno sulle proprietà della sua famiglia al Celio. Lunedì 6 Luglio 2020. Con l'aiuto di Agrippa, suo amico e consigliere, Augusto si occupò anche della sistemazione del Campo Marzio, che si andò arricchendo di edifici pubblici e monumenti. Nell'urbanistica attuale si è conservato il ricordo di questo passaggio: da via Lungaretta, che anticamente corrispondeva al tratto finale della Via Aurelia, si scende dal Gianicolo fino al moderno ponte Palatino (ma che si trova accanto ai resti dell'antichissimo Ponte Sublicio), per trovarsi nella zona dell'antico mercato del Foro Boario; da qui, lungo la valle del Circo Massimo, si arriva facilmente al punto dove si biforcano la Via Latina e la Via Appia. Per gli storici antichi è difficile definire i poteri dei re, a cui attribuiscono funzioni uguali a quelle dei successivi consoli d'età repubblicana. [3][32] Regnò 32 anni,[32] costruì la Curia, sede delle riunioni del Senato, e guerreggiò contro Fidene,[32][33] Veio[32] e Alba Longa che distrusse,[32] come tramandato nell'episodio dello scontro tra Orazi e Curiazi,[34][35] conquistandola e deportandone la popolazione a Roma,[36] sul Celio, ingrandendo così la stessa città di Roma. Tuttavia, i Saraceni tentavano di aggredire ogni anno i luoghi religiosi e più ricchi del Centro e Nord Italia: in particolare l'Abbazia di San Paolo fuori le Mura fu circondata da mura e da un castello (tuttora esistente). Il difficile funzionamento dell'istituzione fece sì che da assemblea si trasformasse in carica singola, che fu rivestita per primo, tra il 1191 e il 1193, da Benedetto Carushomo, e progressivamente divenne di nomina papale. Impegnato nella lotta contro gli Svevi, non fu particolarmente gradito alla nobiltà romana. Queste fondazioni dimostrano un innegabile influsso ellenico, testimoniato anche dalle importazioni di ceramica greca, continue fino alla metà del V secolo. Il programma andrà in … Le informazioni su questo periodo derivano prevalentemente dal complesso delle tradizioni orali tramandate all'interno dei gruppi gentilizi più antichi e ha, dunque, un taglio leggendario. Numerosi altri insediamenti e necropoli con tombe ipogeiche a grotticella (facies di Rinaldone- gruppo Roma-Colli Albani e del Gaudo) sono stati identificati nel territorio del suburbio e coprono un arco di tempo compreso tra il Neolitico antico (facies della Ceramica impressa medio-tirrenica - ca. Durante il regno di Teodorico venivano ancora restaurati gli edifici pubblici cittadini a cura dello stato. L'indebolimento dell'impero bizantino e la minaccia dei Longobardi, spinsero il papa all'alleanza con i Franchi: il tentativo di renovatio imperii ("rinnovamento dell'impero") produsse una rinascita cittadina e successivamente un lungo periodo di contrasti tra Papato e impero, che attraversò diverse fasi. Sotto papa Leone III venne restaurato e ingrandito il palazzo del Laterano, che rivaleggiava per splendore con i palazzi imperiali di Costantinopoli. Stavolta, essa ebbe vita breve: durò infatti solo cinque mesi. La città fu liberata dagli Alleati il 4 giugno 1944. L'amministrazione della città era affidata al Senato, da lungo tempo privato dei suoi originari poteri, e sempre maggiore importanza acquistava il Papa, che in genere veniva da una famiglia senatoria. Nel 663, Roma vide nuovamente sul proprio suolo un imperatore dopo due secoli, con la visita di Costante II. All'inizio del IV secolo si registrò una ripresa dopo il periodo di oscure lotte con le popolazioni confinanti, culminata con la conquista della città etrusca rivale, Veio, dopo ben dieci anni di assedio e ad una guerra durata quasi un secolo. Il loro territorio confinava con quello di diverse altre popolazioni, la più importante delle quali era sicuramente quella degli Etruschi, a nord del Tevere. La tradizione ricorda che i re furono sette, non citando tra questi Tito Tazio, re dei Sabini del Quirinale, che pure fu associato a Romolo nell'unione tra i due popoli, e quindi regnò su Roma, anche se per un solo anno. Tale saccheggio fu formalmente giustificato da Genserico con il desiderio di riprendere la città dall'usurpatore Petronio Massimo, assassino di Valentiniano III. Altri interventi di rilievo sull'assetto urbanistico furono il tracciamento della Via dell'Impero (oggi via dei Fori Imperiali) e di Via del Mare (con la conseguente scomparsa di Piazza Montanara), l'avvio della costruzione della prima linea metropolitana, la creazione della Piazza Augusto Imperatore tramite demolizioni intorno al Mausoleo di Augusto, l'edificazione del complesso sportivo del foro Mussolini (oggi Foro Italico), la continuazione delle demolizioni alla base del Campidoglio, che costrinse parte degli abitanti a spostarsi nelle borgate che stavano crescendo fuori dal centro, gli studi cinematografici di Cinecittà. [15][16], Romolo divise il popolo tra coloro che potevano combattere e coloro che non potevano farlo. I Falisci occupavano la valtiberina, tra i monti Cimini e i Sabatini, mentre i Latini si erano stanziati nel Latium vetus ("Lazio antico"), che andava dalla riva sinistra del corso finale del Tevere ai Colli Albani. L'età regia di Roma nella storia di Roma fa riferimento al periodo precedente l'istituzione della Repubblica, durante il quale Roma secondo la tradizione sarebbe stata retta da un sistema monarchico. Il papato era appoggiato da un nuovo ceto di proprietari terrieri, legati alle istituzioni ecclesiastiche e di varia origine (antiche famiglie romane, Longobardi e Bizantini), ormai romanizzati, che permisero la creazione di una milizia locale (exercitus), costituita inizialmente dalle scholae nazionali, che radunavano i residenti di varie nazionalità, le corporazioni di mestiere e le associazioni rionali. Da questo momento in poi le autorità urbane si limitarono a una semplice conservazione e restauro degli edifici della Roma antica, i quali, svuotati ormai di gran parte delle loro funzioni, andarono incontro a un inesorabile declino, con molti di essi distrutti volontariamente per usarne i materiali per nuovi edifici. Nella città si confrontavano le aspirazioni universali della Chiesa e il potere laico locale delle grandi famiglie, che si intrecciava con il preteso potere di conferire la dignità imperiale, considerato di diritto appartenente alla città per il suo glorioso passato. L'edificio più grandioso fu il nuovo palazzo sul Palatino, dimora ufficiale degli imperatori fino alla fine dell'Impero. Papa Martino V, dopo aver ricevuto la certezza di una città sicura abbastanza da riceverlo, si reinsediò a Roma nel 1420 e subito indisse una serie di opere pubbliche (restauri di strade, chiese e palazzi) per riportare la città all'antico fasto dopo la grave incuria del secolo precedente. Nonostante ciò la violazione dell'Urbe sconvolse il mondo antico, ispirando il De civitate Dei di Sant'Agostino, che si chiedeva come Dio avesse potuto permettere una profanazione così inaudita. Subito si ricostituirono i partiti democratici (in Roma, il Partito d'Azione si era ricostituito clandestinamente già nel 1942). Nel 1363 furono redatti i nuovi statuti, di carattere eminentemente popolare, la cui promulgazione venne fatta il 20 maggio, ovvero nella ricorrenza del discorso che Cola di Rienzo aveva tenuto ai romani sulla piazza del Campidoglio all'inizio del suo governo, giorno che veniva ricordato con festeggiamenti pubblici. Publication date 1881 Publisher Roma Collection university_of_illinois_urbana-champaign; americana Digitizing sponsor … [44][51] Grazie ai tesori conquistati in guerra, eresse molti monumenti, tra i quali il Circo Massimo, le mura e la Cloaca Massima,[44][50][51] permettendo lo sviluppo della zona del Foro. Nel Settecento continuarono ad affluire a Roma numerosi intellettuali dall'estero, attratti dalla sua fama e dalle sue vestigia. In questo clima di violento scontro di potere tra mondo liberale e mondo ecclesiastico, entrambi polemicamente arroccati nelle proprie posizioni, venne inaugurato anche il nuovo monumento a Giordano Bruno in piazza Campo de' Fiori nel 1889. Il fondatore della dinastia fu Teofilatto, appoggiato dal duca di Spoleto Alberico, che ne aveva sposato la figlia, Marozia. Per questo motivo, tra l'anno 375 e il 379 d.C. le spoglie mortali di san Cesario di Terracina furono traslate da Terracina a Roma, con l'assistenza di papa Damaso intro Romanum Palatium, in optimo loco, imperiali cubicolo[9], ossia nella Domus Augustana sul colle Palatino (nel sito di Villa Mills, distrutta), affinché l’imperatore avesse avuto un santo tutelare di nome Caesarius. Il papa si assumeva in misura sempre maggiore il compito di provvedere all'amministrazione della città. L' età regia di Roma nella storia di Roma fa riferimento al periodo precedente l'istituzione della Repubblica, durante il quale Roma secondo la tradizione sarebbe … Vennero, pertanto, istituite, via via, le prime province romane: la Sicilia, la Sardegna, la Spagna, la Macedonia, la Grecia (Acaia), l' Africa. L'antica sede della vita politica cittadina diventava così una piazza monumentale acquistando il suo aspetto definitivo. Al sacco seguì una certa flessione demografica, ma ancora attorno alla metà del V secolo sembra che Roma continuasse ad essere la città più popolosa delle due parti dell'Impero, con una popolazione non inferiore ai 650.000 abitanti[12]. Tra i nuovi edifici fece costruire il Foro Transitorio (poi inaugurato da Nerva, dal quale prese anche il nome), l'arco di Tito, il Tempio di Vespasiano e Tito, lo Stadio di Domiziano, oggi ricalcato da piazza Navona, l'Odeon e la Porticus Divorum. Il figlio di Alberico II, che portava significativamente il nome Ottaviano, divenne papa con il nome di Giovanni XII, ma dovette chiamare in aiuto gli imperatori della dinastia Ottoniana: Ottone I venne incoronato imperatore a Roma nel 962. L'imperium dei generali poteva essere ottenuto solo a Roma, in seguito a una votazione, e i successi militari dei sommi magistrati potevano essere celebrati di fronte all'intera cittadinanza soltanto nel centro della città. L'espansione territoriale nella zona circostante all'inizio dell'età repubblicana ci è tramandata dal testo del primo trattato con Cartagine, riportato da Polibio, dove si parla di un territorio dipendente da Roma che si estendeva fino al Circeo e a Terracina. Il fuggiasco venne catturato e consegnato a Federico Barbarossa, giunto a Roma per l'incoronazione. Leone cercò, senza successo, di imporre l'iconoclastia a Roma con la forza militare, confiscò le tenute papali in Sicilia e trasferì le aree precedentemente ecclesiastiche all'interno dell'impero al patriarca di Costantinopoli: Roma era quindi completamente abbandonata a se stessa. Organizzatore: Punto Touring di Roma. A Roma, come in altre città della penisola, si avvertiva il desiderio di una maggiore autonomia e le grandi famiglie del passato erano progressivamente rimpiazzate da nuove, mentre acquisivano ricchezza e importanza i nuovi ceti che si occupavano di artigianato e commercio. Nel 73 Vespasiano e Tito si presero una magistratura repubblicana ormai quasi dimenticata, quella di censore, con l'obiettivo di ampliare pomerium (il confine sacro della città) e iniziare una generale ristrutturazione urbanistica. Altri luoghi di culto e centri di sepoltura si trovavano fuori dalle mura, ugualmente presso terreni privati, senza che si distinguessero esteriormente da quelli pagani. Tra la guerra greco-gotica, iniziata a Roma con la presa del generale Belisario nel 536, e l'alleanza di papa Stefano II con il re dei Franchi Pipino il Breve stipulata alla metà dell'VIII secolo, la città fu sotto il dominio dell'Impero bizantino, mentre l'amministrazione e il mantenimento della città furono assunti dal papa, che progressivamente si conquistò una sempre maggiore autonomia. In primis impedì con l'innalzamento delle catene attraverso il Tevere il ritorno dei Saraceni sbarcati per il saccheggio alle loro navi impedendo loro ogni via di fuga dal Fiume. Le donazioni fatte dall'imperatore al papa si estesero ai territori dell'antico esarcato di Ravenna bizantino. Arnaldo venne condannato dal tribunale ecclesiastico, il suo corpo arso sul rogo e le ceneri sparse nel Tevere, per impedire che i cittadini le recuperassero come reliquie. Nel novembre del 1847 papa Pio IX riformò l'organizzazione municipale istituendo il Consiglio e Senato di Roma[44]: furono nominati 100 consiglieri che votarono una terna di nomi per la carica di senatore, tra i quali il papa scelse Tommaso Corsini. Nella valle del Trero, gli Ernici controllavano la via commerciale per la Campania e, tra Ardea ed Anzio, erano stanziati i Rutuli. Contemporaneamente, venivano fondati i primi edifici di culto e si insediavano sui colli periferici gli abitanti delle vicine città che venivano man mano conquistate e distrutte. Un analogo declino venne subìto in tutta la penisola, anche nelle città greche e etrusche. Il latifondo iniziò a dominare la scena agreste, sostituendo a poco a poco la piccola proprietà. 4700-4000 anni fa), documentando una intensa frequentazione e sfruttamento del territorio da parte di comunità complesse e ben strutturate. [63][72][74][75], Il Superbo tentò in seguito, sostenuto dagli alleati etruschi, di rientrare in città per ben quattro volte, ma tutte le volte subì una sconfitta. Questo materiale, rielaborato col passare del tempo, ha finito per dare vita a una tradizione più o meno omogenea che si è consolidata durante la media repubblica. L'operazione si svolse soprattutto durante il pontificato di Pasquale I (817-824). Ad Adriano e Antonino Pio si deve il picco dell'attività edilizia. X-XIX), I FRANCESI IN CAMPIDOGLIO NASCE IL COMUNE DELL'ILLUMINISMO - la Repubblica.it, BRASCHI ONESTI, Luigi in Dizionario Biografico, Dettaglio - La Repubblica Romana del 1849, Passato Prossimo 60 anni dopo la mostra » Francesco Cavalletti ultimo “senatore di Roma”, Roma capitale ieri e oggi: l'esperienza del Governatorato fascista, Sito sulla storia, i monumenti ed i personaggi storici della città, con foto, mappe, documenti, Chiesa dei Santi Marcellino e Pietro ad Duas Lauros, Consacrazione di san Lorenzo come diacono, Quod non fecerunt barbari, fecerunt Barberini, Statuto fondamentale pel Governo temporale degli Stati di Santa Chiesa, Seconda divisione paracadutisti della Wehrmacht, riforma della legge elettorale dei Comuni, Ministero della Difesa - Sentenza del Tribunale Militare di Roma, in data 01.08.1996, An Excerpt from The Battle for Rome: 'Open City', Ebrei rifugiati nelle case religiose maschili di Roma, Ebrei rifugiati nelle case religiose femminili di Roma, http://www.archiviocapitolino.it/patrimonio_archivi.php, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Storia_di_Roma&oldid=116701296, Template Webarchive - collegamenti all'Internet Archive, Errori del modulo citazione - citazioni con URL nudi, Voci non biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo.