In questo mese le... Vi troverete costretti a... Donna di chiesa, diavolo in casa (vale a dire una donna bigotta fa la santa in chiesa e il diavolo in casa). Quandu lu diavulu ti ‘ncarizza voli l’anima. Chi gioca da solo non si incavola mai. Cu “no” ti spicci, cu “si” t’impicci. Pancia piena canta, non camicia nuova (vale a dire meglio comprare da mangiare che comprare una camicia nuova e non mangiare). Da Reggio Calabria a Catanzaro, da Cosenza a Crotone, e da Vibo Valentia a tutte le altre cittadine limitrofe, hanno preso forma un'ampia varietà di detti, aforismi e saggezze popolari che sono sopravvissuti fino ai giorni nostri in tutta la loro sottigliezza e nel più piccolo dei dettagli. Sulu a ra morte ‘un c’è riparu Chi pianta patate, raccoglie patate (vale a dire ognuno ha quel che si merita), U cani muzzica sempri ‘u strazzatu. Quannu u piersicu jure, a notte cu ru juarnu se misura. Puru li pulici ‘ndannu la tussi. Vai ‘chi megghiu toi e facci i spisi. Vuoi sapere qual’è il gioco migliore? Quannu è tiampu di vendemmià, zii di cca e niputi di dda. Chi va con lo zoppo impara a zoppicare. Tri cosi non ssù stimati, forza i bastasu,c unzigghiu i pezzenti e bellizzi i fimmana straviata. E c'esti ancora ncunu ca dici ca i calabbrìsi ennu 'gnuranti. Duve cantanu tanti galli, 'un fa mai juarnu. Partire a cavallo e tornare a piedi (vale a dire partire pieno di speranze e tornare senza aver ottenuto niente). ‘u bisuognu fa l’uomu latru. Duru cu duru non fabbrica muru. Cu sparta pija a megghju parta. Quello che faccio io, lo fa il mio asino (vale a dire c’è sempre un asino che mi imita), Terra quantu vidi, vigna quantu vivi, casa quantu stai Passunu l’anni e crisciunu i malanni. Ora che è fiorito il mandorlo, l’amore entra dentro e non esce più fuori. Dopo Pasqua broccoli e predicatori perdono il sapore (vale a dire ogni cosa va fatta al tempo giusto). • Privacy • Preferenze privacy • Contatti, Perché quando si è arrabbiati si alza la voce. Tenitulu quattru chi cincu no ponnu. E’ in arrivo la Primavera. L’olio di un anno e il vino di cent’anno (vale a dire l’olio deve essere nuovo se si vuole che sia buono, mentre il vino deve invecchiare). Pure le pulci hanno la tosse (vale a dire anche le persone più piccole e insignificanti vogliono dire la loro), Miercuri intra, simana fore La gatta frettolosa fa i gattini morti. 11K likes. Ru porcu nun si ietta nenti. Quannu a gatta non c’è, u suruciu abballa. Diu chiude ‘na porta e rapere na finestra. Il mese di marzo porterà con sé spensieratezza e voglia di realizzare i sogni Uacchiu chi ‘un vide, core chi ‘un dole. Cu sapi u cammina, non strudi i scarpi. L’amore è come l’acqua: va in discesa ma non in salita. Hai voglia a fare ricci e cannoli, il santo che è di marmo non suda (È inutile insistere con le lusinghe, se la persona a cui ci si rivolge è fredda e insensibile). I dialetti calabbrìsi derivanu 'du Latinu e 'du Grecu. Triste chi dipende dall’amore: nasce una volta e cento muore. Sulle spalle degli altri, cintura abbondante. Ogni nasu a la faccia sua mera, e u toi a lu culo do' sumera. Proverbi e Detti della Calabria ma anche di tutto il mondo,aggiungete e scrivete foto video musica e tutto quello che volete. Quando il pesco fiorisce, giorno e notte sono uguali (vale a dire quando il pesco fiorisce c’è l’equinozio di primavera e la durata del giorno e della notte sono uguali). Quandu lu diavulu ti 'ncarizza voli l'anima. Si hai a serpi nò cercari a raghatina. Acqua, fuoco e pane non si negano neanche ai cani. I proverbi calabresi rappresentano la testimonianza più evidente della saggezza di un popolo che ha fatto della generosità e dell’ospitalità i suoi tratti distintivi: in poche e semplici parole, spiegano una regola di vita e la illustrano, con rimandi più o meno concreti che ne facilitano la comprensione. Carne di maiale e cavoli di orto, chi non ne mangia non guadagna salute. Chi possiede averi li nasconde e chi non li possiede li mette in mostra. La disattivazione di alcuni di questi cookie può influire sulla tua esperienza di navigazione. Cumpra caru, ca stai ‘mparu. Chi mangia e non invita, che non viva per sposarsi. L’uccello va dove trova il grano. Meglio un amico in piazza che cento ducati in tasca. Rotta per rotta, rompiamola tutta! Il buongiorno si vede dal mattino. Chi prima non pensa dopo sospira. Fora d'u culu mio a cu' pigghjia, pigghjia. I migliori parenti sono i denti (vale a dire non affidarti ai parenti ma alle tue forze). Occhiu non vida e cora non dola. Quando la bocca mangia e il sedere evacua, me ne frego dei medici delle medicine e di chi le vende. Chi possiede i libri, sa parlare. I soldi fanno tornare la vista ai ciechi. U piru cunchiutu cade sulu. Nci voli furtuna puru a cacari, sennò si ngruppa lu budeddu e mori. Paga caru e seda mparu. E’ meglio aver a che fare con cento briganti, piuttosto che con un solo stupido. Se l’acqua non viene smossa, puzza (vale a dire meglio agire che aspettare), Belli e brutti, a morte s’i ‘ngliutta. State assaporando la dolcezza dopo un lungo periodo di amarezza e di confusione, di destabilizzazione e di... Dittu - detti e proverbi Calabresi. U vinu 'a vita allonga, ll'acqua accurcia ll'anni. Chi sta dintru o te ‘ncorna o te scorna. Il fascino del dialetto calabrese ha conquistato tutto il mondo grazie alla musicalità delle sue parole e grazie alla massiccia presenza di calabresi in giro per il mondo. Fare lo stupido per non andare in guerra (vale a dire si finge stupido per evitare gravi incombenze). Per imparare, devi soffrire. Figli picciuli, guai picciuli; figli granni, guai granni. L’anguria, al suo interno, non sempre è rossa (vale a dire mai fidarsi mai delle apparenze). ‘U muluni non sempri nesci russu. Fa bene e scordate, fa male e penzace. Quando è tempo di vendemmia, ti aiutano zii e nipoti. L’amore comincia col canto e finisce col pianto. A corda esti curta e u puzzu è fundu. Dio chiude una porta e apre una finestra. Cu non poti mangiari ' carni si mbivi u brudu. Eccoci in un nuovo mese, quello di marzo 2021. Mi piace: 391. Non è raro sentire parlare in calabrese nelle grandi capitali europee. Niuru cu niuru ‘un tinge. Megghiu to mamma mi ti ciangi chi lu suli di marzu mi ti tingi. Chi divide si prende la parte migliore. Tante novità,... Cu’ prima non pensa dopu suspira Acquazzina ‘un inchie puzzu. I soldi possono far l’uomo ricco, non signore. Canjanu i sonaturi, ma ‘a musica è sempre ‘a stessa. Trippa china canta, no cammìsa nova! Chi chiede aiuto dai parenti, attende fino alla caduta dei denti. Terra quantu vidi, vigna quantu vivi, casa quantu stai, 'U ciucciu 'e due patruni, more d'a fame e d'a site. Proverbi sulle persone Supra e costati i l'attri, curria larga. Tutti i detti e i proverbi calabresi famosi - Calabria - Pagina 1 I dialetti calabbrìsi esti 'a lingua principali da Calabria. All’infuori del mio culo, dove piglia piglia (vale a dire succeda qualunque cosa, l’importante è che le disgrazie stiano lontano da me). Si pecura ti fai, lupu ti mangia. Fatica de notte, vrigogna de juarnu. Chiù allisciu u gattu, chiù arrizza u pilu. Buongiorno a tutti voi amici miei cari . Cu’ va ‘nda l’avvucatu, perdi l’urtimu ducatu. La corda è corta ed il pozzo profondo (vale a dire i mezzi sono inadeguati allo scopo). Se può servire a lenire la vostra coscienza non preoccupatevi: mentre voi tenete colpevolmente lontana la luce artificiale dei vostri riflettori, ci sono calabresi che continueranno a lottare comunque soltanto per vedere splendere la luce del sole ogni mattino sulle proprie bellezze. Amaru a chini mora. La gaddhina faci l'ovu e alu gaddhu 'nci bruscia lu culu. (Quando sei in pericolo agisci subito senza tergiversare). Donna senza calore è come rosa senza odore. Quando si spegne la luce, al buio siamo tutti uguali! Quandu erumu ziti caramelli e ciucculati, mo’ chi simu maritati pani duru e bastunati! Secondo l'oroscopo del vostro segno, il Capricorno, in questo mese di marzo il lungo transito di Urano in Toro vi... Bona maritata, senza donna e canata. L’asino di due padroni, muore di fame e di sete. Quandu a doghia, quandu a pipita, a gadineda mia è sempa malata. Giustizia e sanità, amaru chi 'un ne ha. Dulure de mole, dulure de core. Quandu a vucca mangia e u culu rendi mi ndi futtu di medici, di medicini e di cu’ i vindi. Questa categoria include solo i cookie che garantiscono funzionalità di base e di sicurezza. Flavio Stasi. Tira più un pelo pubico su una salita, che una corda con i buoi in discesa. Chi di speranza vive, disperato muore. Possiamo dedurre che i detti, in qualsiasi lingua, ci tramandano esperienze di vita vissuta nel passato. Leggi di più, Se la tua abnegazione ti permette di sacrificare gli altri senza alcuno scrupolo la coscienza non ti lascia mai e non sarà lei la tua iena fino a quando...   Leggi di più, La frustrazione peggiore non è "stare insieme e vederla infelice" ma vedere lei felice e scoprire te infelice nel dovere restare. Nci ‘mmncava u chjòvu. Proverbi e Detti della Calabria ma anche di tutto il mondo,aggiungete e scrivete foto video musica e tutto quello che volete. Ci vuole fortuna pure a cacare, altrimenti si occlude il budello e si muore.  Leggi di più, E’ il vostro mese: tante novità dietro l’angolo sotto un cielo sereno I megliu parianti su’ ri dianti. Cu' va 'nda l'avvucatu, perdi l'urtimu ducatu. È miagliu n’amicu ‘nchiazza ca centu ducati ‘ntasca. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sulla Calabria, I proverbi napoletani più belli e famosi, Proverbi romani e detti romaneschi e Proverbi siciliani più belli e famosi. (Figli piccoli, guai piccoli; figli grandi, guai grandi). U Signuri 'ngi manda 'u pani tostu a cu nun havi denti, Vroccula e predicaturi doppu Pasca perdunu 'u sapuri, Commento a una frase di George Bernard Shaw. Con amici e con parenti non comprare e non vendere niente. Lu bonu jornu di la matina pari. Con amici e con compari, parla poco e in modo chiaro. Lo stupido parla sempre per primo. Non tantara u cana chi dorma. Carni ‘i porcu e ccàvuli ‘i ortu, cu non sì mangia si trova mortu. Maru cu sta ‘mpisu all’amuri, na vota nasci e natri centu mori Chi ha avuto il fuoco è vissuto, chi ha avuto il pane è morto (vale a dire non basta solo avere il pane, occorre anche avere una il focolare di una casa). Quandu stuti a lumera, simu tutti e' na manera! Si vue nimicizie ‘mpresta dinari e riprinne vizi. Nci voli furtuna puru a cacari, sennò si ngruppa lu budeddu e mori. L’acqua vulla e ‘u porcu è alla muntagna. È un periodo dove tutto è messo in discussione, occhio: ve lo dice l’oroscopo. Chi va al mulino, s’infarina. Non vuole pensieri il letto, e neanche troppo rispetto (vale a dire per fare bene l’amore, bisogna avere la testa sgombra di pensieri e d’inibizioni). Paga caro e avrai tutte le comodità. Chi ha bisogno, non si fa scrupoli a chiedere. Con Giove e Saturno dalla vostra parte potrete godere dei risultati di sacrifici fatti nei tempi... Proverbi e Detti Calabresi. Cumbenammu pà carrozza e sciarriamu pà bacchetta?! Casa senza amore, casa con dolori! La polpetta, gioia mia, è una cosa che ti fa godere. Chi non si fa gli affari suoi, con la lanterna va cercando guai. Ciò che capita di sentire più spesso sono proprio i proverbi e i modi di dire che fanno parte della tradizione del Sud Italia. ‘U ciucciu ‘e due patruni, more d’a fame e d’a site. In questo mese di marzo 2021 vi rimetterete in... Duro contro duro non costruisce un muro (vale a dire un testardo contro un altro testardo non costruisce nulla). Quando il gatto non c’è, il topo balla. A vurpe quannu 'un junge all'uva dice ch'è amara. Chi ti vuol bene ti fa piangere, chi ti vuol male ti fa ridere (vale a dire chi ti vuole bene ti critica, al contrario di chi ti vuole male). Vizi e natura finu a seportura. Non ancora registrato? Ogni uccello conosce il suo nido. Ascoltandoli, riflettiamo accorgendoci che poche parole ci suggeriscono ciò che è bene fare. Con poco si vive e con niente si muore, Chiù allisciu u gattu, chiù arrizza u pilu. A vurpe quannu ‘un junge all’uva dice ch’è amara. A tri parmi du culu miu ppo succedere tuttu. Lu rispettu è misuratu, cu lu porta l’avi purtatu. Pigghiarsi puru a cinnari du focularu. A strata longa rumpe ‘u carru. Chi se leva ru matinu abbusca nu carinu. Questo sito web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione. Obbedisci alle mie consegne senza criticare il mio operato. Quando una cosa quando l’altra, la mia gallina non sta mai bene (si dice di una persona che inventa sempre una scusa per non fare qualcosa). .... Facebook is showing information to help you better understand the purpose of a Page. Vizi e abitudini fino alla sepoltura. Si l’acqua ‘un s’arrimina, fete. I proverbi calabresi, in sostanza, hanno la grande capacità di trovare una spiegazione (o almeno di cercarla) ai piccoli e grandi eventi della vita di tutti i giorni, che per un motivo o per l’altro non si lasciano afferrare e comprendere: sono, in conclusione, un segno di profondo equilibrio. Se i corna fusseru fraschi, i testi sarriano voschi. Amara è la sorte di chi muore. Il lupo cambia il pelo ma non il vizio. La carne sopra l’osso bella pare. Moglie della via, compare di Roma (vale a dire conviene sposare una donna che si conosce bene ed avere come compare uno che si conosce poco). Acqua, fuacu e pane 'un se neganu mancu a ri cani.